FREE – Le dimissioni del Pres. Baccarini dopo la nomina del Presidente del CdS

Consiglio di Stato: dimissioni ai vertici dopo l’intervento di Renzi nella nomina del nuovo presidente (link a “Il Fatto Quotidiano” del 15 gennaio 2016).


Per leggere l’articolo, clicca qui (link a “Il Fatto Quotidiano” del 15 gennaio 2016).


Documenti correlati:

VITTORIO RAELI, Sui criteri per la nomina del Presidente della Corte dei Conti, pag. http://www.lexitalia.it/a/2015/69536

GIOVANNI VIRGA, La margherita (con cinque petali) di Renzi e la nomina del nuovo Presidente del Consiglio di Stato, nel weblog LexItalia.it, pag. http://blog.lexitalia.it/?p=2987

GIOVANNI VIRGA, A proposito delle dimissioni del Presidente del Consiglio di Stato Giovannini, pag. http://www.lexitalia.it/a/2015/61719

 


 

Commenti (3)

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  1. ezuppardi ha detto:

    Era da tempo che da più parti perveniva ai giudici amministrativi l’ammonimento di mantenere le distanze con il potere politico. Avvertimenti completamente ignorati dagli interessati che hanno perseverato in una innaturale contiguità con il potere politico a detrimento dell’autonomia necessaria per rendere giudizi sereni ed al tempo stesso equi ed autorevoli.

    E queste sono le logiche conseguenze.

  2. mcasano ha detto:

    Sono d’accordo con il commento che precede. E vogliamo allora parlare della vicenda dell’abnorme aumento del contributo unificato atti giudiziari, in questi ultimi 5-6 anni, “concertato” dal potere politico proprio con i vertici della Magistratura amministrativa, a detrimento del controllo della legalità della P.A., dei diritti dei cittadini e degli operatori economici, ed anche degli avvocati? Il danno ormai è fatto, col timbro-sigillo della Corte di Giustizia U.E., indietro non si torna.

  3. Francesco Volpe ha detto:

    Vorrei manifestare la mia personale vicinanza al Pres. Stefano Baccarini. Egli ha svolto a lungo le funzioni di Presidente del T.A.R. Veneto, distinguendosi per acume giuridico, imparzialità, obiettività e senso della funzione.

    Spiace che proprio un magistrato di questo altissimo profilo abbia abbandonato la toga; sicuramente l’avrebbe ancora profondamente onorata.

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