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CONSIGLIO DI STATO Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza del 10 novembre 2008 N. della Sezione: 3808/2008 OGGETTO: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Ministro
per la pubblica amministrazione - Schema di decreto del Presidente della
Repubblica recante "Privatizzazione dell’ente "Vittoriale degli
italiani". La Sezione Vista la relazione trasmessa con nota del 27 ottobre 2008, prot. n.483/08/UL/P 41.02, con la quale
la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio legislativo del Ministro per
la pubblica amministrazione e l’innovazione - ha chiesto il parere del Consiglio
di Stato sullo schema di regolamento in oggetto; Esaminati gli atti e udito il relatore ed estensore Cons.
Silvio Traversa; PREMESSO: Con lo schema di d.P.R. in oggetto emanato ai sensi dell’art.
2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008),
quale risulta modificato dall’articolo 26 del decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si
provvede alla trasformazione dell’ente pubblico "Fondazione Il Vittoriale
degli Italiani" in fondazione di diritto privato. Riferisce l’Amministrazione che tale regolamento, qualora ne
sia perfezionato l’iter di formazione entro i termini stabiliti e, cioè,
il 31 dicembre 2008, consentirebbe all’ente in esame di poter proseguire nella
importante e preziosa attività di custodia e trasmissione dei valori culturali
legati alla vita e alle opere di Gabriele D’Annunzio. La Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani", che ha
sede in Gardone Riviera (BS), è stata costituita con r.d.l. 17 luglio 1937,
n.1447 con lo scopo di promuovere e diffondere, in Italia e all’estero, la
conoscenza del complesso monumentale (dichiarato monumento nazionale con r.d. 28
maggio 1925, n.1050) che fu dimora del poeta Gabriele D’Annunzio, nonché di
amministrare e curare il grande patrimonio di opere d’arte e di memorie
storico-culturali in esso custodite. La Fondazione svolge molteplici e differenziate attività in
campo culturale, editoriale e turistico, quali l’attività teatrale, la ricerca,
l’organizzazione di conferenze e congressi su argomenti riguardanti la vita e le
opere di Gabriele D’Annunzio. L’ente in questione era inserito nella tabella A allegata al
decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419 recante "Riordino del sistema
degli enti pubblici nazionali a norma degli articoli 11 e 14 della legge 15
marzo 1997, n. 59"; in tale tabella erano stati individuati una serie di
enti pubblici per i quali la normativa prevedeva un procedimento di
razionalizzazione consistente nella trasformazione o privatizzazione, da
adottarsi con dPCM, ai sensi dell’articolo 2, comma 2 del citato decreto
legislativo n. 419 del 1999, all’esito di un’istruttoria del Ministero
competente comprensiva di una consultazione dell’ente stesso. A seguito dell’istruttoria condotta dal Ministero per i beni
e le attività culturali, volta ad acquisire l’orientamento della Fondazione
circa la misura di razionalizzazione da adottare, quest’ultima ha optato per la
scelta consistente nella privatizzazione, in quanto ritenuta la più idonea ad
assicurare rapidità ed elasticità alla attività svolta. Per la Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani",
tuttavia, non è stato mai emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri previsto dal citato comma 2 dell’articolo 2 del decreto legislativo n.
490 del 1999, nonostante la proroga dei termini per l’attuazione di detta
procedura a suo tempo fissata al 31 dicembre 2006 dal d.l. 30 dicembre 2005, n.
273 convertito, con modificazioni, nella legge n. 51 del 23 febbraio 2006. Il processo di privatizzazione, secondo l’Amministrazione,
potrà ora trovare attuazione grazie alla disciplina introdotta dall’articolo 2,
comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, (legge finanziaria 2008), che
ripropone, sostanzialmente, il disposto normativo dell’articolo 1, comma 482,
della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007). Il predetto comma 634, come modificato dall’articolo 26 del
decreto-legge 25 giugno 2008, n.112 (taglia enti), dispone: "Al fine di
conseguire gli obiettivi di stabilità e crescita, di ridurre il complesso della
spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, di incrementare
l’efficienza e di migliorare la qualità dei servizi, con uno o più regolamenti,
da emanare entro il 31dicembre 2008, ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge
23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione
e l’innovazione, del Ministro per la semplificazione normativa e del Ministro
per l’attuazione del programma di Governo, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze e con il Ministro o i Ministri interessati,
sentite le organizzazioni sindacali in relazione alla destinazione del
personale, sono riordinati, trasformati o soppressi e messi in liquidazione,
enti ed organismi pubblici statali, nonché strutture amministrative pubbliche
statali, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi…" . Ora tra
i principi e criteri direttivi indicati dalla norma vi è, per l’appunto, la
trasformazione degli enti ed organismi pubblici che non svolgono funzioni e
servizi di rilevante interesse pubblico in soggetti di diritto privato (art.1
comma 634, lett.b). Il provvedimento si compone di 6 articoli. L’articolo 1 dispone la trasformazione del "Vittoriale
degli Italiani" in Fondazione di diritto privato nei confronti della quale
il Ministero per i beni e le attività culturali esercita attività di vigilanza. È prevista, inoltre, l’esclusione del "Vittoriale degli
Italiani" dalla tabella degli istituti ammessi a contributo dello Stato,
emanata con d.m. 12 maggio 2006. Ciò in ragione di quanto stabilito
dall’articolo 2, comma 634, lettera f) della legge n. 244 del 2007 che
stabilisce l’abrogazione delle disposizioni legislative che prescrivono il
finanziamento, diretto o indiretto, a carico del bilancio dello Stato degli enti
trasformati in soggetti di diritto privato. L’articolo 2 affida agli amministratori della Fondazione la
revisione dello statuto dell’ente da effettuarsi nelle forme previste dal d.P.R.
n. 361 del 2000, che ha demandato alle Prefetture le competenze in materia di
riconoscimenti giuridici e di approvazione delle modifiche statutarie delle
persone giuridiche di diritto privato, con il parere del Ministero per i beni e
le attività culturali nei casi di istituti che perseguono finalità che rientrano
nella sfera di sua competenza. E’ altresì indicato il termine del 30 giugno 2009
per l’adozione delle suddette modifiche. Lo Statuto deve prevedere la presenza nell’organo di
amministrazione e di controllo di rappresentanti dell’amministrazione statale,
nonché quella degli enti locali in quanto parti attive nella programmazione
delle iniziative culturali della Fondazione. L’articolo 3 detta disposizioni sul patrimonio dell’ente con
particolare riferimento agli adempimenti posti a carico dell’organo di revisione
cui è demandato il compito di redigere l’inventario dei beni (che deve essere
effettuato entro il termine di sessanta giorni dalla avvenuta trasformazione).
Negli inventari patrimoniali debbono essere distintamente elencati i beni che
provengono dall’ente pubblico trasformato e quelli di successiva acquisizione.
Quanto ai beni la cui gestione o conservazione costituisce lo scopo
istituzionale dell’ente, essi debbono essere destinati al perseguimento di tali
finalità, con la previsione di un vincolo di inalienabilità (che deve risultare
nello Statuto) derogabile solo a seguito di autorizzazione del Ministero per i
beni e le attività culturali. L’articolo, inoltre, nel richiamare la normativa statale in
materia di tutela del patrimonio culturale (art. 10, comma 1, e art.12, comma 1,
del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei beni
culturali e del paesaggio), dispone l’estensione dell’ambito applicativo della
suddetta legislazione anche ai beni che costituiscono il patrimonio della
Fondazione fino a quando non sia stata effettuata la verifica della sussistenza
dell’interesse storico artistico. L’articolo 4, contiene disposizioni concernenti la
destinazione del personale della Fondazione, per il quale è prevista la
riconferma dei rapporti di lavoro qualora dipendente a tempo indeterminato. In
proposito l’Amministrazione osserva che si è pervenuti a tale conclusione a
seguito di incontri tenutisi tra la Fondazione e le organizzazioni sindacali (R.S.U.
e rappresentanti di FP di CGIL e CISL), opportunamente sentite sull’argomento,
così come previsto dall’articolo 2, comma 634 della legge n. 244 del 2007. Per quanto riguarda l’applicazione del contratto collettivo
nazionale di lavoro al personale a tempo indeterminato, l’articolo prevede, in
via temporanea, e cioè fino all’approvazione dello Statuto, il prolungamento
della vigenza di quello attuale in vista della successiva applicazione di un
contratto collettivo di diritto privato del pertinente comparto. Infine, nei confronti del personale della Fondazione, è
previsto che con la trasformazione in soggetto di diritto privato venga escluso
dall’ambito applicativo delle disposizioni previste per il pubblico impiego, il
riconoscimento, in via transitoria, della mobilità ai sensi dell’articolo 30 del
decreto legislativo n. 165 del 2001. L’articolo 5 precisa che la Fondazione si finanzia con
entrate proprie ed è espressamente escluso che dal provvedimento derivino nuovi
o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L’articolo 6, infine dispone con norma transitoria che, al
fine di assicurare la continuità operativa e funzionale della Fondazione, gli
attuali membri degli organi della Fondazione rimangano in carica fino
all’insediamento di quelli nominati a seguito dell’entrata in vigore del nuovo
statuto. CONSIDERATO: La Sezione non ha rilievi da muovere all’impianto
del regolamento il quale appare conforme alla sopra richiamata norma primaria
costituita dall’art. 2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 ed ai
principi e criteri direttivi ivi indicati. Osserva che dalla documentazione in atti risulta che,
conformemente alla norma primaria, le organizzazioni sindacali sono state
sentite "in relazione alla destinazione del personale" in data 11 giugno
2008 e che nel relativo verbale, dalle stesse sottoscritto, hanno dichiarato di
"condividere la scelta dell’ente". Quanto al profilo formale nel richiamare, per la redazione
del testo, il rispetto della circolare della Presidenza del Consiglio dei
ministri 2 maggio 2001, n. 1/1.1.26/10888/9.92., supplemento ordinario alla G.U.
3 maggio 2001, n. 101, a fini meramente collaborativi ed esemplificativi, attesa
l’esigenza di utilizzare il presente indicativo anziché il congiuntivo o il
futuro, nonché di evitare di ricorrere a verbi servili, si suggerisce di
riformulare i commi 2 e 3 dell’articolo 2, come segue: "2. Lo statuto della Fondazione prevede la partecipazione
agli organi di amministrazione e di controllo di rappresentanti
dell’amministrazione statale, nonché di rappresentanti degli enti locali
interessati. Esso prevede altresì tra gli organi della Fondazione un direttore
generale che esercita specifiche funzioni in materia di organizzazione e
gestione delle risorse umane ed economiche. 3. Il Presidente della Fondazione, alla cui nomina si procede
previo parere del Ministro per i beni e le attività culturali, è responsabile
della politica culturale della Fondazione". Quanto alla clausola finale, le parole "munito del sigillo
di Stato" debbono essere sostituite con le altre: "munito del sigillo
dello Stato", in conformità a quanto previsto dall’art. 3, comma 2, del
d.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, recante approvazione del T.U. delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull’emanazione dei decreti del
Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica
italiana. La Sezione rileva, infine, pur senza che ciò costituisca
formale rilievo che, nonostante le ripetute osservazioni in tal senso formulate,
il "concerto" risulta espresso non già dai Ministri, bensì da organi di
diretta collaborazione, per di più senza l’indicazione che l’assenso, così
manifestato, sia stato dato "d’ordine del Ministro". In tal modo,
peraltro, è da ritenere che il sottoscrittore si assume la piena responsabilità
della conformità dell’assenso prestato alla volontà del Ministro concertante. P.Q.M.
n.
12/2008 - ©
copyright
Il Presidente della Sezione L’Estensore
(Giancarlo Coraggio) (Silvio Traversa)
Segretario di Adunanza
(Maria Barbagallo)