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Rassegna stampa

 

Maria Angela Danzì

Una delibera dell’Agenzia autonoma per la gestione dell’Albo ha indicato i criteri Sbloccate le nomine dei segretari generali

(da "Il Sole 24 ORE" - Enti Locali, di lunedì 26.07.1999)

Sbloccate le assegnazioni e le nomine nei Comuni e nelle Province con popolazione superiore ai 250.000 abitanti: il consiglio di amministrazione dell’Agenzia autonoma nell’ultima seduta ha, infatti, deliberato che poter accedere alle segreterie generali di questi enti non è necessaria l’iscrizione alla quinta fascia professionale, basta che il segretario sia in possesso della qualifica di segretario generale di 1A o 1B, a prescindere all’anzianità maturata in questa ultima qualifica.

L’interpretazione di questa norma, aveva suscitato perplessità e lo stesso Cda dell’Agenzia aveva ritenuto opportuno sospendere le assegnazioni (si veda a tal proposito il Sole-24 Ore del 19 aprile e del 20 maggio scorso), ma tale decisione aveva sollevato altrettanto critiche, in quanto il dettato letterale della norma sembrava chiaro e inequivocabile.

Per favorire l’ambito di scelta dei sindaci dei Comuni e dei presidenti delle Province della classe 1ªA, il regolamento ha espressamente previsto la norma derogatoria di cui all’ultimo periodo del comma 10 dell’articolo 11, in quanto limitare l’acesso in questi enti ai soli iscritti alla 5ª fascia professionale avrebbe di fatto vanificato il desiderio di effettuare nomine su base fiduciaria e forse pregiudicato la copertura di sedi meno ambite.

Un’altra importante delibera è stata adottata, nella stessa seduta, sulla composizione degli organi di governo della stessa Agenzia; per far parte del consiglio d’amministrazione nazionale e dei consigli delle sezioni regionali occorre che in capo ai soggetti che ricoprano le cariche di consigliere permangano tutte le condizioni soggettive che hanno legittimato la designazione o l’elezione, qualsiasi cambiamento intervenuto costituisce motivo di decadenza. In pratica chi non è stato rieletto sindaco o presidente di Provincia, deve essere surrogato; stesso discorso per i segretari che non sono più iscritti all’Albo nazionale ovvero, che non sono più iscritti all’Albo della sezione regionale in cui erano stati eletti.

Tale decisione è da ritenere coerente con le norme della legge e del regolamento e con lo spirito della riforma, che ha affidato la gestione dell’Albo a un organo che rappresenta pariteticamente i soggetto che hanno concreto ed effettivo interesse al suo funzionamento. Pertanto, il consentire la permanenza in carica di soggetti che non svolgono più una funzione o la esercitano in ambiti territoriali diversi, avrebbe di fatto snaturato il principio innovatore introdotto. Anci e Upi, dovranno designare i nuovi membri al più presto, e potranno così anche accogliere l’invito del presidente del comitato pari opportunità dell’Agenzia Marta Vincenzi di tenere conto nel procedere alla designazione della necessità di garantire un’adeguata rappresentanza di amministratori di sesso femminile.


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