ALESSIO LIBERATI
(Magistrato presso il T.A.R. Toscana)

Il problema dello smaltimento dell’arretrato - e della correlata questione della produttività degli uffici giudiziari amministrativi - è probabilmente il più grave per l’intero servizio prestato agli utenti che richiedono Giustizia.

Una causa definita dieci, quindici o addirittura venti anni dopo, anche se accolta, è comunque un torto.

Il problema è complesso, sia per quanto concerne l’analisi delle cause, che per quanto concerne le soluzioni. Idee innovative e proposte per possibili soluzioni sono giunte, recentemente, dai vari candidati alle elezioni dell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa (il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, d’ora in poi C.P.G.A.), che, unitamente ai dati statistici forniti in occasione delle recenti inaugurazioni degli anni giudiziari, offrono certamente interessanti spunti di riferimento.

In proposito ritengo che nonostante lo scarso risultato elettorale (4% dei voti circa) ottenuto da chi, come il sottoscritto, proponeva alcune nuove idee, non debba venire meno lo stimolo per soluzioni diverse e forse risolutive, magari aprendosi all’opinione ed ai suggerimenti dei nostri interlocutori privilegiati: gli utenti tutti della Giustizia Amministrativa .

Un settore nel quale a mio avviso è possibile intervenire è quello degli incarichi extragiudiziari.

Appare difatti contraddittorio affermare, da un lato, che non vi è sufficiente tempo per lo svolgimento del proprio lavoro, al servizio del cittadino, e poi dedicare tempo (a volte molto di più) ad incarichi extragiudiziari.

Per comprendere l’entità del fenomeno mi limito a rinviare all’allegato (**) elenco degli incarichi svolti, rispettivamente, dai membri della passata consilitaura CPGA, quelli dei componenti il direttivo dell’ANMA, e quelli candidati al futuro C.P.G.A. (tralasciando i pur moltissimi incarichi svolti dai magistrati amministrativi non compresi nell’elenco), recentemente compilato e diffuso.

Una seconda ragione spesso invocata da noi Magistrati Amministrativi per giustificare l’attuale livello di produttività è costituita dalla difficoltà (sotto il profilo temporale) riscontrata nello studio dei fascicoli.

Tuttavia non può non osservarsi che chi si lamenta della difficoltà di studio dei fascicoli sono sostanzialmente i Presidenti, sui quali grava l’onere di leggere tutte le cause dei 5 componenti la Sezione, ragione per la quale sono sostanzialmente esonerati dall’obbligo di redazione delle sentenze. Su questo ritento che lo sforzo che deve fare un Presidente (non ne ho mai fatto mistero) è a mio avviso aggravato dall’età media dei nostri Presidenti. In altre parole un ottimo presidente di 70 anni, probabilmente sarebbe stato un Presidente ancora migliore a 45. Non credo difatti che un’esperienza almeno trentacinquennale sia il presupposto insuperabile poter dirigere un’udienza, come dimostra (senza voler tirare in ballo l’età degli ultimi Presidenti USA, che svolgono funzioni forse più delicate) il fatto che i processi di mafia nei Tribunali di frontiera sono Presieduti spesso da magistrati anche con soli 3-5 anni di anzianità. Una classe dirigente più giovane, forse, porterebbe anche una maggiore velocizzazione del lavoro.

Una delle maggiori preoccupazioni sentite da noi Giudici Amministrativi è che i TAR ed il Consiglio di Stato divengano (uso una parola testuale) un "sentenzificio", con gravi ripercussioni sulla qualità.

In quest’ottica va letta l’istituzione di un limite quantitativo di 9-12 sentenze al mese.

Tuttavia la mia pregressa esperienza di giudice ordinario mi porta a dire che tali limiti non sono insuperabili, e le considerazioni che precedono (in ordine agli incarichi extragiudiziari) daranno forse con maggiore chiarezza il senso della mia valutazione.

Inoltre mi pare che a livello formativo ed organizzativo vi sia una grande distanza da altre magistrature europee, in cui i dirigenti degli uffici sono chiamati a superare esami di politica del personale, informatica, management, ecc.

In altre parole un dirigente di un ufficio che non sa usare un computer, incontrerà probabilmente difficoltà nell’adattare le potenzialità di tale strumento alle difficoltà organizzative del proprio ufficio.

Ulteriore spesso invocata dalla nostra categoria per giustificare l’esistenza dell’arretrato è incentrata sulla necessità di avere un adeguato tempo per l’aggiornamento.

La formazione, è vero, è affidata ai singoli Magistrati, non essendoci una scuola o dei corsi di formazione programmati. Su questo si potrebbe intervenire. Del resto ci sono brillanti colleghi che svolgono attività formativa, peraltro molto ben pagata, all’esterno, anche a centinaia di allievi, e non comprendo perché queste forze non possano essere utilizzate anche all’interno dell’Istituzione.

Un ulteriore elemento sul quale si potrebbe focalizzare le possibilità di intervento è costituito dal fenomeno delle c.d. "carriere parallele". L’alta professionalità dei Magistrati Amministrativi viene sovente "prestata" alla politica, con una percentuale notevolissima di magistrati periodicamente al servizio del Governo di turno, in funzioni strategiche per il funzionamento dell’amministrazione (capi di Gabinetto, capi di Ufficio Legislativo, Ministri, ecc.), o presso Autorità indipendenti.

Senza entrare nel merito della questione della compatibilità delle funzioni giurisdizionali con quelle amministrative rese proprio alle amministrazioni sulle quali si giudica, che non interessa il tema che si sta analizzando, vorrei focalizzare il discorso sulla possibilità di limitare il periodo fuori ruolo.

Ciò potrebbe avvenire o attraverso una limitazione del numero di magistrati amministrativi che contemporaneamente svolgono attività fuori ruolo, o con una limitazione del periodo massimo di servizio "extragiudiziario", o, anche, con la non commutabilità di esso ai fini della carriera interna.

Certamente non è di stimolo per arginare il fenomeno l’attuale pieno riconoscimento del periodo ai fini della carriera e, addirittura, le progressioni in carriera virtuali (coma ad esempio la nomina a Presidente di Sezione "virtuale" di magistrati che sono e restano fuori ruolo).

Del pari non è un disincentivo la corresponsione della doppia retribuzione (che spesso supera quella dello stipendio) e, addirittura, la corresponsione dell’indennità giudiziaria ai magistrati fuori ruolo. Ciò peraltro impedisce di disporre di risorse economiche per l’assunzione di ulteriori magistrati, soluzione pur invocata spesso nelle inaugurazioni degli anni giudiziari.

Giusto per curiosità, evidenzio che la retribuzione di alcuni magistrati amministrativi, sommando stipendio, incarichi e quant’altro, pare sia superiore a quella del Capo dello Stato. Anche su questo si dovrebbe riflettere.

Anche gli avvocati hanno un ruolo importante nella determinazione del livello del contenzioso, sia sotto il profilo quantitativo che su quello qualitativo.

Quanto al primo è certamente da biasimare il fenomeno dei ricorsi palesemente infondati, rispetto ai quali sarebbe forse auspicabile una prassi di segnalazione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, affinché in caso di reiterato comportamento, possa eventualmente trarre conclusioni in merito al profilo deontologico - formativo dell’interessato.

Quanto al secondo profilo, invece, è dato sovente riscontrare che i ricorsi formulati dagli avvocati sono lunghi, talvolta prolissi, e costringono ad uno studio lungo e forse evitabile, probabilmente fondato sulla erronea convinzione che l’importanza di una causa sia direttamente proporzionale alle pagine di ricorso. Erronea perché le cause chiare, sintetiche ed essenziali, ove fondate, focalizzano subito all’occhio del Magistrato la soluzione, mentre l’inutile complicazione dei discorsi ingenera una naturale "diffidenza" (perché scrive tanto?) ed il rischio che, con la stanchezza della lettura o per la scarsa chiarezza, si perda l’importanza degli elementi essenziali.

In altre parole, eccessivi ricorsi strumentali a paralizzare l’azione dell’amministrazione, che trovano gioco facile proprio nel ritardo di risposta giurisdizionale, non giovano all’efficienza della Giustizia Amministrativa.

Dal lato opposto credo si debba anche prendere atto dell’esistenza di vere e proprie prassi scorrette delle amministrazioni, che, lungi dall’essere penalizzate dalla veloce risposta della giustizia, finiscono con l’essere premiate anche da una incomprensibile politica in materia di mancata (o lieve) condanna alle spese processuali, e da un troppo scarso ricorso allo strumento collaborativo dell’inoltro degli atti alla Corte dei Conti.

Buona risposta nello smaltimento dell’arretrato ha dato l’istituto della "perenzione".

Rispetto al problema, tuttavia, la "soluzione" della perenzione costituisce a mio avviso un’ammissione di sconfitta della Giustizia, ed un ulteriore "beffa" per il cittadino: non solo è stato vittima di un ritardo gravissimo, ma viene addirittura sollecitato (e a pena di nullità) a manifestare il suo interesse, nonostante, magari, reiterate richieste di trattazione dell’udienza.

Significativo, ma settoriale, è l’intervento legislativo che ha introdotto i "riti speciali". Tra questi assume particolare significato la procedura di cui all’art. 23 bis.

Non sono da trascurare neanche, però, i riti speciali introdotti i precedenza, tra i quali spiccano quello dell’accesso e quello del silenzio, che hanno indubbiamente il pregio di velocizzare la trattazione di controversie con tale oggetto.

Tuttavia, se da un lato costituisce un vantaggio, dall’altro l’effetto è quello di una giustizia "a più velocità", che penalizza le materie non beneficiate dai riti veloci, le quali sono destinate ad essere trattate con una dilatazione dei tempi ancor maggiore.

Di fronte all’evidenza del problema credo che il prossimo CPGA dovrà farsi carico del problema, innanzitutto in difesa dei cittadini, magari considerando nuovamente quelle proposte che così poco successo hanno riscosso in sede elettorale, lasciando da parte privilegi e posizioni che non solo non potrebbero essere comprese all’esterno, ma che certamente contribuiscono a recar danno alla già non immacolata immagine della nostra Giustizia Amministrativa.

Mi permetto quindi di insistere nuovamente sulla necessità di discutere sulle proposte da me indicate in sede di campagna elettorale che sintetizzo brevemente:

a) divieto di fuori ruolo per magistrati in servizio presso TAR o sezioni del Consiglio di Stato che non abbiano un rapporto positivo tra fascicoli introitati e fascicoli evasi (con percentuale almeno del 20%);

b) eliminazione del doppio stipendio in caso di carriere parallele, limitazione del numero di magistrati destinabili ad incarichi fuori ruolo ed esclusione/limitazione del periodo svolti ruolo ai fini dell’avanzamento in carriera;

c) divieto di fruizione del beneficio della diminuzione del carico di lavoro da parte di magistrati impegnati in incarichi istituzionali (CPGA, Segretariato generale, ecc.) che assumano contestualmente incarichi extragiudiziari;

d) tetto massimo di retribuzione per gli incarichi extragiudiziari: se troppo ben pagati vuol dire che o il compenso non è giustificato rispetto all’impegno (con conseguente danno erariale cagionato dalla p.a. che dà l’incarico), o l’impegno non è compatibile con il lavoro di magistrato;

e) utilizzo dei magistrati amministrativi che svolgono all’esterno lezioni ben pagate per la formazione degli aspiranti magistrati, all’interno dell’ufficio studi e formazione della Giustizia Amministrativa;

f) assunzione di nuovi magistrati, con reperimento delle risorse attraverso l’eliminazione dei doppi stipendi;

g) età massima per i Presidenti di TAR e di Sezione (anche del Consiglio di Stato), e criterio della rotazione dei posti direttivi, con maggiore possibilità di valorizzare i colleghi di media anzianità.

(*) La presente relazione è stata predisposta per un intervento programmato che si intendeva proporre per il convegno tenuto a palazzo Spada il 26 marzo 2009, ma che non è stato svolto a causa di concomitanti impegni di udienza.

(**) Di seguito l’elenco degli incarichi extragiudiziari svolti, rispettivamente, dai membri del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (CPGA) della consiliatura in scadenza, quelli dei componenti il direttivo dell’ANMA, e quelli candidati al futuro C.P.G.A.:

A) Incarichi svolti da componenti del CPGA nel periodo 2005-2008:

1. Componente del Comitato Scientifico Regionale della Regione Emilia Romagna;

2. Incarico di giudice del Tribunale amministrativo dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro con sede in Ginevra;

3. Incarico di Consigliere giuridico e Capo del Settore legislativo del Ministro delle Politiche;

4. Incarico di esperto della materia dell'istruzione e delle politiche familiari per l'approfondimento delle implicazioni derivanti dall'attuazione del Titolo V della Costituzione, conferito dall'Assessore all'istruzione e alla formazione della Regione Lazio;

5. Consulente ai fini della predisposizione di un testo unico comunale delle norme regolamentari del Comune di Forlì, conferito dal Comune stesso;

6. Prosecuzione nell'incarico di Commissario straordinario del Governo per il federalismo amministrativo, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2005;

7. Prosecuzione incarico di esperto giuridico presso il Ministero degli Affari Esteri, dal 1° marzo al 31 dicembre 2005;

8. Arbitrato autorizzato, petitum euro 6.000,00 circa;

9. Consigliere Speciale per l'attuazione del processo di trasferimento di funzioni amministrative ai sensi dell'art.2-septies della legge 25 giugno 2005, n.109 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;

10. Incarico di Consigliere giuridico di Gabinetto del Dipartimento per gli Affari Regionali e per gli Enti Locali;

11. Incarico di componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita, conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri;

12. Arbitrato autorizzato petitum euro 3.183.179,73;

13. Consulente giuridico presso l'Istituto Nazionale di Statistica;

14. Prosecuzione incarico di Esperto nell'ambito del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

15. Consulente nell'ambito dell'Ufficio del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

16. Rappresentante del Consiglio di Stato in seno alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti, per la XV legislatura, ai sensi dell'art. 3 del Regio Decreto 2.1.1913 n. 413, conferito dal CPGA;

17. Incarico di componente, quale consulente esterno, del collegio competente in base ai regolamenti interni dell'Autorità a valutare i dirigenti preposti ad unità organizzative di primo livello, conferito dal Garante per la Protezione dei dati personali;

18. Arbitrato autorizzato petitum euro 1.000.000,00;

19. Presidente gruppo di studio sui rapporti tra la CSAI (Commissione sportiva automobilistica italiana) e la Federazione Italiana Karting, conferito dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana dell' A.C.I.;

20. Arbitrato autorizzato petitum euro 7.180.839,00;

21. Componente della commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;

22. Rappresentante del Consiglio di Stato in seno alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti, per la XVI legislatura, ai sensi dell'art. 3 del Regio Decreto 2.1.1913 n. 413;

23. Incarico di componente del Nucleo di valutazione e verifica del Ministero dello sviluppo economico, con contestuale rinuncia all'incarico di consigliere giuridico presso il Ministero sviluppo economico;

24. Magistrato addetto all'USAI;

25. Membro del Comitato tecnico e giuridico dell'ENAC (Ente Nazionale dell'Aviazione Civile), per la durata di due anni;

26. Incarico di Responsabile del coordinamento delle attività di supporto degli uffici di diretta collaborazione inerenti le funzioni delegate al Vice Ministro dei Trasporti;

27. Responsabile del controllo interno del Ministero dei Trasporti;

28. Incarico di Componente della struttura interdisciplinare transitoria di monitoraggio degli effetti del nuovo assetto istituzionale dei Ministeri, di cui al d.l. 181/06, convertito in l. 233706, struttura istituita dal Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 40, co.2 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria;

29. Incarico di Consigliere giuridico presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con contestuale rinuncia all'incarico di Capo del servizio di controllo interno presso il Ministero dei Trasporti;

30. Rinnovo incarico di componente del Comitato Tecnico economico e giuridico dell'ENAC;

31. Incarico di Consigliere giuridico presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

32. Capo dell'ufficio legislativo del Ministero infrastrutture;

33. Componente del gruppo di lavoro con il compito di esaminare la giurisprudenza e la dottrina relativamente alle competenze statali in materia di agricoltura, agroalimentare, foreste, pesca ed acquicoltura, presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con durata prevista al 31 ottobre 2005;

34. Componente con funzioni di coordinatore dell'Osservatorio sui processi di riforma delle amministrazioni locali istituito dalla Provincia di Caserta e conferito dal Presidente della provincia stessa (rinuncia in data 3/12/08);

35. Arbitrato autorizzato, petitum euro 5.000.000,00;

36. Incarico di Componente del Comitato Tecnico dell'Alto Commissario per la lotta alla contraffazione;
37. arbitrato autorizzato, petitum 80 milioni di euro (rinuncia in data 3/12/08);

38. Componente di diritto ex art. 19 lettera d) del R.D. 28.4.1938, n. 1165 della Commissione Centrale di vigilanza per l'edilizia popolare ed economica, conferito dal CPGA;

39. Consulente giuridico nell'ambito del Dipartimento delle Politiche Comunitarie;

40. Componente della Commissione con il compito di individuare fattispecie di responsabilità dei dipendenti dell'Agenzia per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma;

41. Incarico di esperto a tempo parziale presso il Ministero delle Infrastrutture;

42. arbitrato conferito dal CPGA mediante sorteggio, petitum euro 800.000,00;

43. Coordinatore del Settore giuridico della STM del Ministro Infrastrutture;

44. Arbitrato autorizzato petitum euro 8.625.000;

45. Incarico di Componente del Comitato Tecnico dell'Alto Commissario per la lotta alla contraffazione;
46. arbitrato autorizzato, compenso euro 22.451,38 netti;

47. Arbitrato autorizzato, petitum euro 1.678.679,43.

B) Incarichi svolti da componenti del Direttivo ANMA nel periodo 2005-2008:

1. Presidente della Commissione assegnazione alloggi popolari del Circondario di Crotone;

2. Arbitrato autorizzato, petitum euro 130,00;

3. Incarico di studio relativo alla revisione normativa dell'organizzazione e dell'operatività funzionale dell'A.R.D.I.S.-Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo della Regione Lazio;

4. Partecipazione ai lavori della Commissione di studio per la revisione e la rielaborazione dello statuto e della normativa regolamentare del Comune di Catania;

5. Componente del Nucleo di Valutazione del Consorzio A.S.I. di Catania, per la durata di tre anni;

6. Presidente del Nucleo per il controllo di regolarità amministrativa, costituito ai sensi del D. Lg.vo n. 286/1999 presso il Comune di San Gregorio di Catania;

7. Arbitrato autorizzato, petitum euro 3.000,00 circa;

8. Incarico di Consigliere giuridico del Vice Ministro dello Sviluppo Economico;

9. Arbitrato autorizzato, petitum: EUR 6,500.000,00 circa;

10. Componente della commissione VIA;

11. Consigliere giuridico Ministero Sviluppo Economico;

12. Componente del comitato scientifico dell'ANCI;

13. Magistrato addetto al Consiglio di Presidenza;

14. Incarico di studio avente ad oggetto "Analisi dei profili giuridici concernenti l'adozione e l'attuazione delle ordinanze di necessità ed urgenza di competenza del Ministero della Salute anche in riferimento al nuovo riparto di competenze previsto dal Titolo V della Costituzione", conferito dal Ministero della Salute;

15. Esperto Ministero Infrastrutture;

16. Incarico di studio conferito dal Formez;

17. Arbitrato autorizzato petitum 1.347.900;

18. Incarico di collaborazione con il gruppo di lavoro costituito per la revisione degli usi e consuetudini, conferito dal CPGA;

19. Arbitrato conferito dal CPGA, petitum EUR 55.110,69;

20. Prosecuzione incarico di esperto del settore giuridico nell'ambito del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

21. Arbitrato autorizzato, petitum euro 5.942.352,17;

22. Prosecuzione incarico di consulenza nell'ambito del Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l'anno 2007;

23. Incarico di studio sul tema "individuazione, accertamento e quantificazione del danno ambientale" conferito dal Ministero dell'Ambiente;

24. Incarico di Vice capo di gabinetto del Ministro per i beni e le attività culturali;

25. Presidenza del Consiglio dei Ministri, compenso dal 01/07/08 al 31/12/08;

26. Arbitrato autorizzato petitum 1.647.559,00;

27. Arbitrato autorizzato, compenso euro 70.498,73 al lordo di tutte le trattenute di legge;

28. Componente del Comitato dei Garanti per i Referendum comunali presso il Comune di Conegliano;

29. Componente del Nucleo di Valutazione dell'Università degli Studi di Udine;

30. Componente del Comitato scientifico per la semplificazione presso il Ministero della Difesa;

31. Rinnovo incarico di Componente del Comitato scientifico per la semplificazione presso il Ministero della Difesa;

32. Componente dell'Ufficio giustizia di Kabul in qualità di vicario del Coordinatore speciale del settore giustizia in Afghanistan, con richiesta di collocamento in posizione di fuori ruolo;

33. Consulente giuridico del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria;

34. Prosecuzione incarico di collaborazione in qualità di consulente giuridico del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino al 31 ottobre 2007;

35. Prosecuzione incarico di consulente giuridico del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino alla fine dell'emergenza;

36. Prosecuzione incarico di consulente giuridico del Commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino alla fine dell'emergenza (cessato nel giugno 2008).

C) Incarichi svolti nel periodo 2005-2008 dai Candidati alle elezioni per il rinnovo del CPGA

1. Componente del Comitato di verifica per le cause di servizio del Ministero dell'economia e delle finanze;

2. Arbitrato sorteggiato dalla camera arbitrale per i contratti pubblici;

3. magistrato addetto al Consiglio di Presidenza;

4. Incarico di collaborazione in relazione all'esame ed alla soluzione delle problematiche giuridiche di competenza del Nucleo di Valutazione presso il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della PCM;

5. Consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, durata dal 1° settembre 2008 al 31 agosto 2009;

6. Arbitrato conferito, petitum 222.990,87;

7. Incarico annuale di consulente giuridico presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;

8. Rinnovo incarico annuale di consulenza giuridica presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;

9. Rinnovo incarico annuale di consulenza giuridica presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;

10. Arbitrato autorizzato, petitum euro 8.500.000,00;

11. Componente commissione ex art. 240 d. lgs. n. 163/06 conferito dalle parti;

12. Incarico di consigliere giuridico del Dipartimento per le Politiche Europee presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;

13. Consigliere giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il Coordinamento amministrativo;

14. Esperto Ministero delle Infrastrutture;

15. Arbitrato autorizzato petitum 760 mila euro circa;

16. Arbitrato autorizzato, compenso euro 10.000,00;

17. Presidente della Commissione assegnazione alloggi popolari del Circondario di Paola conferito della Regione Calabria;

18. Arbitrato autorizzato, compenso euro 25.000,00;

19. Arbitrato autorizzato, petitum 1.629.047,70;

20. Componente della Commissione Tributaria Centrale, conferito dal CPGA;

21. Incarico di Presidente della Commissione accordo bonario ex art.31 bis L.109/94 e s.m.l.;

22. Incarico di esperto in materie giuridiche e amministrative in ordine alle "disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti solidi urbani speciali pericolosi ... nel territorio della Regione siciliana" conferito dal Prefetto di Caltanissetta;

23. Arbitrato autorizzato, petitum euro 1.918.428,70;

24. Segretario Delegato TAR presso il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa;

25. Incarico di Capo del Settore Legislativo del Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive.